mercoledì 10 novembre 2010

Per molti, ma non per tutti


Berlusconi porta in campagna due illustri ospiti: il Primo Ministro indiano ed il Primo Ministro turco. I tre, dopo un po’, si accorgono di aver perso l’orientamento, e vista l’ora tarda Silvio prende in mano la situazione.
-         Consentitemi, cari colleghi, ho intravvisto una fattoria dove troveremo un rifugio sicuro.

TOC TOC
-         Chi è? chiede la voce del proprietario
-         Sono Berlusconi, e ci siamo persi! Ci ospiterebbe per una notte?
-         Volentieri, ma ho solo 2 posti, uno dovrebbe andare a dormire nella stalla.
-         Nessun problema, andrò io -si offre il ministro indiano. Buonanotte...

TOC TOC...
-         Chi è?
-         Sono il Ministro indiano, nella stalla c’è una mucca ed io non sono degno di dormire nello stesso luogo dove dorme un animale considerato sacro dalla nostra religione.
-         Nessun problema, andrò io, dice il Premier turco. Buonanotte...

TOC TOC...
-         Chi è?
-         Sono il Ministro turco, nella stalla c’è un maiale e la nostra religione vieta di stare nella stesso luogo di un animale impuro.
-         E va bene, andrò io -si fa avanti Berlusconi.

TOC TOC...
-         Chi è?
-         Siamo la mucca e il maiale...

Delirio di onnipotenza, sempre!

lunedì 8 novembre 2010

ChiamaSilvioBeghelli

Problemi con la questura? Fermo di polizia per furto? È mezzanotte e non sapete dove procurarvi un tanga? Attivate subito il vostro ChiamaSilvioBeghelli.
Con ChiamaSilvioBeghelli ogni problema è risolvibile in meno di due ore, in modo semplice ed efficiente. Una volta attivato il vostro ChiamaSilvioBeghelli, il Premier in persona chiama l'ufficio pubblico che vi sta creando dei problemi (questure, agenzia delle entrate, vigili urbani, poste, ferrovie...) assicurando al funzionario di turno che siete la biscugina di Roosevelt, la zia di Lukashenko, la nipotina di Mubarak, la pronipote di Greta Garbo. Contemporaneamente, un funzionario pagato dai cittadini, magari addirittura un consigliere regionale, tipo Nicol Minetti, viene a togliervi dai guai. Chi ha usato ChiamaSilvioBeghelli ha risolto ogni problema, basta guardare i numerosi testimonial.
M.C. era una soubrette di seconda fila costretta a farsi fotografare seminuda: ha azionato il ChiamaSilvioBeghelli ed è diventata ministro. M. B. era una venditrice di salmone, ha attivato il suo ChiamaSilvioBeghelli ed è diventata ministro pure lei. N.L. era una ragazzina di Caserta, ha attivato il ChiamaSilvioBeghelli ed è diventata una reginetta del jet-set.
Visto? Procuratevi subito il vostro ChiamaSilvioBeghelli, l'alternativa sicura al welfare state. ChiamaSilvioBeghelli è facile, rapido intuitivo. Digitare 1 per interventi sulle forze dell'ordine. Digitate 2 per partecipare alle feste di Arcore. Digitate 3 per farvi regalate un Rolex e settemila euro.
ChamaSilvioBeghelli, un'alternativa semplice e funzionale al dissolvimento dello stato e della decenza. Avvertenze. Leggere attentamente le istruzioni all'interno del tanga di piume di struzzo. Non funziona contro le valanghe o le frane, per quello c'è l'efficiente ChiamaBertolasoBeghelli, che può anche crearvi una discarica in salotto in meno di mezz'ora.

lunedì 1 novembre 2010

Meditate gente, meditate...

Il motto di Google, come si sa, è don't be evil (non essere malvagio) ma, probabilmente, sottintende anche un don't be stupid. Dal 2007 in qua, infatti, è riuscita a risparmiare 3,1 miliardi di dollari in tasse sui profitti generati all’estero che avrebbe dovuto versare agli Stati Uniti se non avesse trovato un sistema, un po’ contorto ma sicuramente legale, per aggirare il fisco.
Il sistema si basa su due stratagemmi dai nomi accattivanti come
Doppio Irlandese e Panino Olandese e consiste nel creare una serie di società per gestire i flussi di denaro in maniera tale da pagare meno tasse possibile: in pratica, alla fine Google sui profitti esteri paga circa il 2,4%.
Google concede in licenza la proprietà intellettuale a Google Ireland Holdings che, nonostante il nome,
ha sede alle Bermuda. Questa possiede Google Ireland Limited, che invece ha sede proprio in Irlanda e riceve i pagamenti per la pubblicità in Europa, Medio Oriente e Africa. Con questi soldi paga le royalty a Google Ireland Holdings, che detiene la proprietà intellettuale, ma non direttamente (altrimenti pagherebbe molte più tasse): il denaro passa prima in Olanda -presso la Google Netherland Holdings- e così, grazie alla legislazione favorevole sui trasferimenti di denaro, approda quasi tutto (circa il 98%) alla Bermuda.
Google non è certo l’unica ad adottare un percorso così complicato per evitare tasse molto più alte di quelle che effettivamente paga, ma
sembra che sia la migliore in questo campo.
C’è chi dice, infine, che tutto ciò appanni
la fama di “azienda buona”che il maggior motore di ricerca s’è costruita negli anni... Voi che ne dite
?