Quello che aliena l'uomo, che lo allontana dallo sviluppo delle sue facoltà, non è più -come accadeva ai tempi di Marx- l'oppressione diretta del padrone ed il feticismo delle merci, bensì è lo spettacolo, che è un rapporto sociale tra individui mediato dalle immagini. Vi sovviene immediatamente qualcuno? Spero di sì.
Se non avete capito: Berlusca non ha bisogno di fare quello che deve fare Marchionne, ci pensano le sue televisioni e lui rimane pulito.
Una prima fase del dominio dell’economia sulla vita sociale aveva determinato un deragliamento dell’essere in avere. Oggi quel deragliamento si è ulteriormente spostato dall'avere all'apparire: una forma di assoggettamento psicologico totale, in cui ogni singolo individuo è isolato dagli altri ed assiste nella più totale passività allo svilupparsi di un eterno "presente", senza passato e che annulla ogni possibile futuro. La degradazione quindi di un sano principio di realtà (vivere nel "qui ed ora" per non smarrire il senso e il principio di realtà).
Una prima fase del dominio dell’economia sulla vita sociale aveva determinato un deragliamento dell’essere in avere. Oggi quel deragliamento si è ulteriormente spostato dall'avere all'apparire: una forma di assoggettamento psicologico totale, in cui ogni singolo individuo è isolato dagli altri ed assiste nella più totale passività allo svilupparsi di un eterno "presente", senza passato e che annulla ogni possibile futuro. La degradazione quindi di un sano principio di realtà (vivere nel "qui ed ora" per non smarrire il senso e il principio di realtà).
Lo spettacolo, di cui i mass media sono solo una delle molte espressioni, è parte fondante, imprescindibile ed essenziale della società contemporanea, ed il responsabile della perdita da parte del singolo di ogni tipo di individualità, personalità, creatività umane: la passività e la contemplazione sono ciò che caratterizza l'attuale condizione umana.
Ciò che rende lo spettacolo ingannevole e negativo è il fatto che esso rappresenta il dominio di una parte della società, l'economia, su ogni altro aspetto della società stessa; la mercificazione di ogni aspetto della vita quotidiana rompe quell'unità che caratterizza la condizione umana propriamente detta.
Più l'uomo contempla, e meno vive, più accetta di riconoscersi nelle immagini dominanti del bisogno, meno comprende la propria esistenza ed il proprio desiderio.
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